Plinio Corrêa de Oliveira
Comunismo e progressismo verso una "Chiesa-Nuova"
"Catolicismo", Aprile-Maggio 1969 (*) |
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Nota del tradutore: Questo lungimirante articolo del nostro Fondatore aiuta a capire e misurare - ormai nel 2017 - a che punto siamo con il piano di comunistizzazione degli ambienti cattolici. Cento anni dopo, si confermano le parole profetiche della Madonna a Fatima: "La Russia diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa" Nell’articolo di presentazione di questo numero (intitolato "Il perché di questo numero doppio"), viene descritta l’interrelazione dell'IDO-C con i “gruppi profetici”. È facile vedere che questi e quelli costituiscono, insieme, una immensa macchina semi-segreta, alloggiata nella Chiesa, per la realizzazione del disegno malefico di trasformarla nel contrario di ciò che è stata in questi due mila anni di esistenza. Insubordinazione, “disalienazione”, bandolo della matassa dei misteri “profetici” Vogliamo, adesso, aiutare il lettore nello studio dell’articolo della rivista “Ecclesia” (Madrid, n° 1423, dell'11 gennaio 1969) sui “gruppi profetici” (intitolato “I piccoli gruppi e la corrente profetica”) mettendo in speciale rilievo gli aspetti più profondi e chiarificatori di questa specie di società iniziatiche. In questo commento, non intendiamo approfondire propriamente la dottrina dei “gruppi profetici”, la coerenza interna delle diverse tesi che la integrano, i loro maestri, i loro precursori, le loro affinità o distonie con altri sistemi di pensiero. Né pretendiamo analizzare le condizioni culturali, politiche, sociali, economiche o altre, che favoriscono o avversano la genesi e lo sviluppo di questi gruppi. Il nostro obbiettivo è più circoscritto, e anche di una utilità più immediata. Messi dinanzi alla crescita tangibile dei “gruppi profetici”, alla loro evidente nocività, e quindi alla necessità di sbarrargli il passo, ci domandiamo qual è il loro programma, se si appoggiano a una struttura definita di direzione e propaganda, com’è questa struttura, come agisce, come vedono le trasformazioni per le quali la Chiesa è passata di recente e continua a passare, quali le tecniche di reclutamento, formazione e sovversione usate da questi gruppi, e infine, quali sono i loro rapporti con il comunismo. È nell’articolo di “Ecclesia” che cercheremo le risposte a queste domande. I - Disalienazione: ribellione contro ogni superiorità e disuguaglianza Il concetto-chiave della dottrina dei “gruppi profetici è, a nostro avviso l'alienazione. Quindi, prendiamola come punto di partenza e come filo conduttore di questa esposizione. Il lettore vedrà come, in questo modo, la materia si farà limpida ed accessibile. Alienus è un vocabolo latino che equivale alla parola alieno, di un altro. Alienato è colui che non appartiene a sé stesso, bensì a un altro. Ebbene, nella prospettiva comunista, ogni autorità, ogni superiorità sociale, economica, religiosa o un'altra qualsiasi, di una classe sull’altra, porta a un'alienazione. Alienante è la classe sociale che esercita l’autorità, o possiede la superiorità, sia attraverso un Re, un Capo di Stato, un Papa, un Vescovo, un Sacerdote, un Generale, un professore o un padrone. Alienata è la classe che presta obbedienza all’alienante. La classe alienata, per il fatto stesso di essere soggetta a un’altra classe in misura maggiore o minore, in questa esatta misura non si appartiene a sé stessa, ed è alienata a quest’altra. Trasferito il concetto di alienazione ai rapporti tra persona e persona nella sfera religiosa, si può dire che un Papa, un Vescovo, o un Sacerdote in quanto partecipa alla classe dirigente, che è il Clero, è alienante a confronto con un semplice fedele, il quale è membro della classa guidata, cioè, il laicato. Ogni alienazione è uno sfruttamento dell’alienato da parte dell’alienante. E siccome ogni sfruttamento è odioso, bisogna che l’evoluzione dell’umanità conduca alla soppressione di tutte le alienazioni, e perciò di tutte le autorità e disuguaglianze. Poiché ogni disuguaglianza crea in qualche modo un'autorità. La formula più conosciuta e popolare della totale non alienazione sta nel motto della Rivoluzione Francese: “Libertà, Uguaglianza, Fratellanza”. L’applicazione assolutamente radicale di questo motto conduce all’impianto di un'“anarchia” senza caos. La dittatura del proletariato non è altro che una tappa per la realizzazione dell’anarchismo. L’egualitarismo radicale è la condizione perché ci sia libertà, ed affinché, cessati gli sfruttamenti e le conseguenti lotte di classe, regni tra gli uomini la fratellanza. Ecco la criminale chimera dei comunisti. * * * II - Il supremo obiettivo “profetico”: una Chiesa non alienante e né alienata III – Soltanto la lotta di classe otterrà la disalienazione dentro la Chiesa IV – I “gruppi profetici”, artefici della lotta di classe per la disalienazione della Chiesa V - Come i “gruppi profetici” attuano la lotta di classe nella Chiesa VI – Relazioni tra il “movimento profetico” e il progressismo VII – I “gruppi profetici” sono al servizio del comunismo VIII – Viabilità del piano comunista a proposito della Chiesa-Nuova (*) Rivista "Catolicismo", Aprile-Maggio 1969. Riassunto analitico dell’articolo di “Ecclesia” - Titolo originale: Insubordinação, "desalienação", fio de meada dos mistérios "proféticos". I grassetti sono a cura del “Circolo Plinio Corrêa de Oliveira”, chi ha fatto la traduzione. |