Plinio Corrêa de Oliveira
Comunismo e progressismo verso una "Chiesa-Nuova"
"Catolicismo", Aprile-Maggio 1969 (*) |
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1. la Gerarchia ha aiutato all’esecuzione del programma “profetico” di disalienazione; però, non può dare il passo finale Mirando alla disalienazione totale - per mezzo della quale la Chiesa “costantiniana” deve metamorfizzarSi in una Chiesa-Nuova - potranno i “gruppi profetici” sperarla dalla Gerarchia?
Considerando che certi membri appartenenti a questa hanno dato il loro sostegno a molte misure disalienanti, si direbbe di sì. Tanto più che i “gruppi profetici” affermano che l’opera del Concilio Vaticano II ha avuto un carattere disalienante, cioè, desacralizzante e ugualitario, che rappresenta un primo passo - benché timido - nel cammino di trasformazioni più radicali. Però, senza sdegnare il vantaggio che affermano ottenere dallo sfruttamento degli atteggiamenti di certi Gerarchi e delle decisioni del Concilio Vaticano II, i “gruppi profetici” ritengono che la completa disalienazione solo potrà venire da una lotta di classe tra l’Episcopato e il Clero da un lato, e i laici dall’altro. La ragione di questo, adducono loro, risiede nel fatto che da un Gerarca simpatico alla disalienazione si possono sperare concessioni che gli riducano i poteri; ma, per quanto egli possa essere simpatico, non c’è da sperare una sua completa rinuncia, il che equivarrebbe ad un suicidio. 2. Il modo per giungere alla vittoria della rivoluzione disalienante nella Chiesa: l’insurrezione del laicato Quindi, si deve coscientizzare il laicato affinché, in lotta contro i Gerarchi, esiga le riforme di struttura nella Chiesa, che La democratizzino. Insomma, il rimedio si trova nella lotta di classe all'interno della Chiesa. Tale lotta deve essere fatta a tappe: a) campagna di discredito contro la Chiesa “costantiniana”, b) istigare il desiderio delle riforme di struttura della Chiesa; c) agitazioni, scioperi; d) capitolazione della Gerarchia ed installazione delle riforme. * * * I - Disalienazione: ribellione contro ogni superiorità e disuguaglianza II - Il supremo obiettivo “profetico”: una Chiesa non alienante e né alienata IV – I “gruppi profetici”, artefici della lotta di classe per la disalienazione della Chiesa V - Come i “gruppi profetici” attuano la lotta di classe nella Chiesa VI – Relazioni tra il “movimento profetico” e il progressismo VII – I “gruppi profetici” sono al servizio del comunismo VIII – Viabilità del piano comunista a proposito della Chiesa-Nuova (*) Rivista "Catolicismo", Aprile-Maggio 1969. Riassunto analitico dell’articolo di “Ecclesia” - Titolo originale: Insubordinação, "desalienação", fio de meada dos mistérios "proféticos". I grassetti sono a cura del “Circolo Plinio Corrêa de Oliveira”, chi ha fatto la traduzione. |