Plinio Corrêa de Oliveira

 

 

Comunismo e progressismo verso una "Chiesa-Nuova"
 
VIII – Viabilità del piano comunista a proposito della Chiesa-Nuova

 

 

 

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Resta ancora da formulare un’ultima domanda, di portata strategica. I “gruppi profetici” e i loro complici marxisti sperano seriamente ottenere la metamorfosi di tutta la Chiesa “costantiniana” in una Chiesa-Nuova? Su questo punto, lo studio di “Ecclesia” ci offre alcuni dati che forniscono materia per congetture.

Nonostante inculchino il loro programma riformista come un imperativo dei tempi, dettato dal clamore indignato delle immense folle di alienati in rivolta, i capifila del “movimento profetico” confessano che, imposte integralmente nella Chiesa le loro riforme, queste provocheranno tante dispersioni e apostasie, che la Chiesa-Nuova probabilmente rimarrà ridotta a un piccolo numero di fedeli.

Di fronte a questo, ci si chiede quale lucro avrebbe il comunismo in tal caso?

Immaginiamo che si siano avverate le speranze dei riformatori. Alcuni Gerarchi e Sacerdoti complici, e altrettanti deboli ed intimoriti, cederebbero progressivamente alle pressioni, sempre più violente, dei “gruppi profetici”. L’onda riformista ingrosserebbe minacciosamente. L’eresia diverrebbe sempre più palese. La legittima reazione dei fedeli crescerebbe pure. E, nella misura in cui crescesse, comincerebbero gli atti persecutori dei cattivi pastori contro di loro: censure di qua, scomuniche di là, interdizioni altrove. Tra ambo le parti si aprirebbe un fosso. Nessuno sa quali proporzioni allarmanti la crisi assumerebbe in tal caso. Basta pensare all’eresia ariana del secolo IV, che conquistò quasi tutta la Cristianità. In quella congiuntura, che terribili confusioni, quali tremende prove la Provvidenza permise come castigo agli uomini.

Una spaventosa confusione accadde pure sotto il pontificato di Onorio I. I teologi affermano che questo Papa, per le sue omissioni e la sua ambiguità, favorì l’eresia monotelita. Come si sa, egli scrisse una lettera al Patriarca Sergio, di Costantinopoli, stilata in termini tali da essere condannata dal VI Concilio Ecumenico, approvato dal Papa San Leone II. La confusione creata da questa lettera fu talmente grande, che sino ad oggi un gran numero di teologi ancora considerano oscuro questo problema.

Basterà che i comunisti aprano qualsiasi compendio di Storia Ecclesiastica, per constatare che disgrazie come queste sono possibili. Di conseguenza, è nella logica delle cose che facciano di tutto per ripeterle nei nostri giorni.

Certamente è quel che hanno di mira con i “gruppi profetici; e ciò, ancorché questi non riescano a riunire attorno a sé tranne pochi cattolici, anzi, “ex-cattolici”. Che immenso profitto avrebbe il comunismo se questa ipotetica reviviscenza del passato si trasformasse in realtà…

È chiaro che, anche in questo caso, lo Spirito Santo proteggerebbe l’integrità del deposito della Fede. L’infallibilità papale giammai smetterebbe di esistere. La Chiesa immortale non morirebbe, e nella sua costituzione divina vi sarebbe rimedio per una tale situazione di calamità. (1)

Chiediamo alla Provvidenza che risparmi questo alla Sposa di Cristo. Ma anche se Ella permettesse questa prova, la Chiesa finirebbe col trionfare. La assiste la promessa divina, e La riconfortano le parole della Madonna di Fatima: “Infine il mio Cuore Immacolato trionferà!” 

 

(1) Su queste complesse materie, è interessante studiare, per esempio: Papa Adriano II (all. 3 Conc. VIII atto 7); Papa Innocenzo III (predica IV in cons. Pont.); S. Antonino (S. Th., III, 23-24); S. Roberto Bellarmino (De R. Pont. 2, 30; 4, 6ss); Suarez (De Fide, X, 6; De Leg., IV,7); S. Alfonso (Th. Mor., I, nn 121-135); Bouix (Tr. Di Papa, II, p.635-763); Wernz-Vidal (I. Can, II, pp. 517 ss.); Card. Billot (De Eccl. Chr.pp 609 ss); Vermeersh-Creusen (Ep. J. Can., I, n.340); Card. Journet (L’Egl. Du Verbe Inc., I, pp625 ss; pp. 821, 1063 ss)

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I - Disalienazione: ribellione contro ogni superiorità e disuguaglianza

II - Il supremo obiettivo “profetico”: una Chiesa non alienante e né alienata

III – Soltanto la lotta di classe otterrà la disalienazione dentro la Chiesa

IV – I “gruppi profetici”, artefici della lotta di classe per la disalienazione della Chiesa

V - Come i “gruppi profetici” attuano la lotta di classe nella Chiesa

VI – Relazioni tra il “movimento profetico” e il progressismo

VII – I “gruppi profetici” sono al servizio del comunismo

(*) Rivista "Catolicismo", Aprile-Maggio 1969. Riassunto analitico dell’articolo di “Ecclesia” - Titolo originale: Insubordinação, "desalienação", fio de meada dos mistérios "proféticos". Traduzione a cura del Circolo Plinio Corrêa de Oliveira.


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