“La Madonna del Miracolo”, un prezioso ricordo della misericordia di Dio e del potere della Madonna
Il pellegrino chi se trova a Roma, spostandosi nella zona tra Piazza di Spagna e Via del Tritone, si imbatterà nella Basilica di Sant’Andrea delle Fratte, nella via omonima. Forse penserà che si tratti di “una in più” tra le belle e storiche chiese della Città Eterna. Entrandoci, però, si accorgerà che si tratta di un Santuario dove è accaduto qualcosa di straordinario. Infatti, entrando dalla porta principale, vedrà subito alla sua sinistra un altare particolarmente illuminato, sull’arco del quale si leggono queste impressionanti parole: “Qui apparve la Madonna del Miracolo – 20 gennaio 1842“. Sotto l’arco c’è un gran dipinto che raffigura la Madonna che sovrasta le nuvole e sparge dalle mani raggi luminosi.
A sinistra di chi guarda l’altare c’è una placca, con evidenti segni di non essere recente, scritta in francese che dice: “Il 20 gennaio 1842, Alphonse Ratisbonne da Strasburgo venne qui da ebreo ostinato. Questa Vergine gli apparve così come tu la vedi. Cadde ebreo e si alzò cristiano. – Forestiero, portati a casa il prezioso ricordo della misericordia di Dio e del potere della Vergine.”
Più in basso, ecco un’altra placca, più recente con queste parole: “In questa cappella la Madonna apparve all’ebreo Alfonso Ratisbonne convertendolo a Cristo il 20-1-1842“. Un po’ più giù si vede una colonna sulla quale poggia un imponente busto di marmo raffigurante il privilegiato Ratisbonne, con la sua folta barba e uno sguardo che scruta l’infinito.
Facendo pendant dal lato destro si trova il busto di San Massimiliano Maria Kolbe presso il quale una placca registra un fatto: “In questa cappella dell’apparizione San Massimiliano M. Kolbe celebrò la sua prima Messa il 29-4-1918“.
Ma, ricapitolando in breve i fatti, che cosa era accaduto in quei giorni?
Foto scattata il 20 gennaio 2024 (Miguel Ángel Gutierrez)
“Vidi sull’altare, in piedi, viva, grande, maestosa, bellissima, misericordiosa, la Santissima Vergine Maria”
Vediamo ciò che registra il piccolo ma sostanzioso opuscolo La Madonna del Miracolo (Postulazione Generale dei Minimi, Roma, 1980), che raccomandiamo vivamente ai nostri cari lettori (i sottotitoli sono nostri, tranne l’ultimo. I lettori desiderosi di approfondire questo straordinario evento potranno consultare le seguenti fonti: La conversione miracolosa alla fede cattolica di Al'[fonso] M'[aria] Ratisbonne, tratta dai processi autentici formati a Roma nel 1842, Roma, 1892; cf. pure Conversion de M.M.A. Ratisbonne, racontée par lui-même, Le Mans 1842):
Il 20 gennaio 1842, sul mezzogiorno, miracolo nella parrocchia romana dei Minimi.
A Sant’Andrea delle Fratte, l’israelita ventisettenne Alfonso Ratisbonne, di Strasburgo, con un’apparizione dell’Immacolata com’è coniata nella Medaglia Miracolosa, istantaneamente illuminato dalla grazia si convertì al cattolicesimo.
Che cosa avvenne di preciso nell’ora della grazia, lo descrive lo stesso Ratisbonne in alcune lettere e nella deposizione giurata al Vicariato di Roma, per appurare la verità del fatto.
“Vidi come un velo davanti a me – depose il veggente al processo -. La chiesa mi sembrava tutta oscura, eccetto una cappella, quasi che tutta la luce della chiesa si fosse concentrata in quella. Alzai gli occhi verso la cappella raggiante di tanta luce, e vidi sull’altare della medesima, in piedi, viva, grande, maestosa, bellissima, misericordiosa, la Santissima Vergine Maria, simile nell’atto e nella forma, all’immagine che si vede nella Medaglia Miracolosa dell’Immacolata. Mi fece cenno con la mano di inginocchiarmi. Una forza irresistibile mi spinse verso di Lei, che parve dicesse: Basta così. Non lo disse ma capii.
“A tal vista caddi in ginocchio nel luogo dove mi trovavo; cercai, quindi, varie volte di alzare gli occhi verso la Santissima Vergine, ma la riverenza e lo splendore me li faceva abbassare, ciò che, però, non impediva l’evidenza di quell’apparizione.
Fissai le di Lei mani, e vidi in esse l’espressione del perdono e della misericordia. Alla presenza della Santissima Vergine, benché Ella non mi dicesse parola, compresi l’orrore dello stato in cui mi trovavo, la deformità del peccato, la bellezza della Religione Cattolica, in una parola compresi tutto. (…)
“Uscivo da una tomba, da un abisso di tenebre”…
“Provavo un cambiamento così totale che mi credevo un altro. Cercavo di ritrovarmi e non mi ritrovavo… La gioia più grande si sprigionava dal fondo della mia anima; non potetti parlare; non volli rivelar niente; sentivo in me qualche cosa di solenne e di sacro che mi fece chiedere un sacerdote… Vi fui condotto, e solo dopo averne avuto l’ordine positivo ne parlai come mi era possibile, in ginocchio e col cuore tremante. (…)
“Tutto quel che posso dire, è che al momento del prodigio, la benda cadde dai miei occhi; non una sola benda, ma una quantità di bende che mi avevano avvolto disparvero una dopo l’altra rapidamente, come la neve e il fango e il ghiaccio sotto l’azione di un sole cocente.
“Uscivo da una tomba, da un abisso di tenebre, ed ero vivo, perfettamente vivo… Ma piangevo! Vedevo nel fondo dell’abisso le miserie estreme dalle quali ero stato strappato da una misericordia infinita; rabbrividivo alla vista di tutte le mie iniquità, ed ero stupito, intenerito, sprofondato in ammirazione e riconoscenza. (…)
…Come “un cieco nato che vedesse la luce tutto d’un colpo”
“Ma si domanda come appresi queste verità, poiché è accertato che non ho mai aperto un libro di religione, non ho mai letto una pagina della Bibbia, e che il dogma del peccato originale, totalmente dimenticato o negato dagli Ebrei dei nostri giorni, non aveva mai occupato un istante il mio pensiero; dubito anche di averne sentito il nome. Come sono arrivato, dunque, a questa conoscenza? Non saprei dirlo. Questo io so: che entrando in chiesa ignoravo tutto; che uscendone vedevo chiaro. Non posso spiegare questo cambiamento che con l’immagine di un uomo, il quale si risvegliasse da un sonno profondo, o con quella di un cieco nato che vedesse la luce tutto d’un colpo; vede, ma non può definire la luce che lo illumina e nella quale contempla gli oggetti della sua ammirazione. (…)
“Le prevenzioni contro il cristianesimo non esistevano più”
“Qualunque cosa ne sia di questo linguaggio inesatto e incompleto, il fatto positivo è che io mi trovavo in qualche modo come un essere nuovo, come una tabula rasa… Il mondo non era più niente per me; le prevenzioni contro il cristianesimo non esistevano più; i pregiudizi della mia infanzia non avevano più la minima traccia; l’amore del mio Dio aveva talmente preso il posto di ogni altro amore, che la mia stessa fidanzata mi appariva sotto un altro aspetto. L’amavo come un oggetto che Dio tiene nelle sue mani, come un dono prezioso che fa amare ancora di più il donatore.
“I superiori ecclesiastici mi fecero capire che il ridicolo, le ingiurie, i falsi giudizi, facevano parte del calice di un vero cristiano”
“Ripeto che scongiuravo il mio confessore, il reverendo Padre Villefort, e il signor de Bussières, di mantenere un segreto inviolabile su ciò che mi era avvenuto. Volli seppellirmi al monastero dei Trappisti per occuparmi solo delle cose eterne; lo confesso, e pensavo anche, che nella mia famiglia mi avrebbero creduto folle, che mi avrebbero tacciato di ridicolo, e che così avrei preferito fuggire totalmente il mondo, le sue chiacchiere e i suoi giudizi.
“Però i superiori ecclesiastici mi fecero capire che il ridicolo, le ingiurie, i falsi giudizi, facevano parte del calice di un vero cristiano; mi invitarono a berlo dicendomi che Gesù Cristo aveva predetto ai suoi discepoli pene, tormenti e supplizi. Parole così gravi, lungi dallo scoraggiarmi, infiammarono la mia letizia interiore; mi sentivo pronto a tutto, e chiesi con insistenza il battesimo. Vollero ritardarlo. ‘Ma come! Esclamai, gli Ebrei che ascoltarono la predicazione degli Apostoli furono battezzati immediatamente, e voi volete rimandarmelo, dopo aver io ascoltato la Regina degli Apostoli?’ I miei sentimenti, i miei acuti desideri e le mie suppliche toccarono gli uomini pietosi che mi avevano accolto, e mi fecero la promessa, per sempre felice, del battesimo!” (cfr. op. cit., pp. 5, 6, 39-43).
Alphonse Ratisbonne è diventato sacerdote ed ha fondato l’Ordine del Sillon per la conversione degli ebrei
Nota: Si vedano pure
* Madonna del Miracolo: la felicità ineffabile dell’assenza di pretese e della purezza
* “Non so dirvi quanto questa immagine (della Madonna del Miracolo) mi abbia incoraggiato e rallegrato!” (Plinio Corrêa de Oliveira)