Preghiera per la restaurazione dell’Italia

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Madonna del Buon Consiglio di Genazzano

 

di Plinio Corrêa de Oliveira

 

Vi sono momenti o Madre mia in cui la mia anima si sente toccata nel suo intimo da una nostalgia inesprimibile.

Ho nostalgia del tempo in cui, alla primavera della mia vita spirituale, io vi amavo e Voi mi riamavate; ho nostalgia di Voi, o Signora nostra, e del Paradiso in me creato dalla familiarità che avevo con Voi.

Non avete anche Voi, Signora, nostalgia di quel tempo? Non rimpiangete la bontà che abitava in quel Vostro figlio?

Venite dunque, Voi, la migliore delle madri, e per amore di ciò che allora in me sbocciava, restauratemi, ricomponete in me l’amore per Voi e realizzate in me pienamente quel figlio senza macchia che sarei stato, se non vi fosse stata tanta miseria.

Datemi, Madre Mia, un cuore pentito e umiliato, e fate nuovamente brillare ai miei occhi ciò che lo splendore della Vostra grazia aveva cominciato a farmi così tanto amare. Ricordatevi di questo Vostro Davide, o Vergine Santa, e di tutta la dolcezza che in lui poneste.

Ma non è solo per me che vi prego. Signora e Madre di Dio, bensì anche per l’Italia, mia Patria.

Di quante grazie e favori la colmaste nel corso dei secoli! Eppure il mio cuore si sente pieno di tristezza e di apprensione nel considerare le condizioni in cui essa oggi si trova; nel pensare che questa penisola, in cui il Vostro Divin Figlio incastonò come una gemma di inestimabile valore la Cattedra di Pietro, stabilendola nella città di Roma; la penisola in cui, per disegno Vostro e del Vostro Divin Figlio si posò la Santa Casa di Loreto; in cui vive un popolo che diede alla Chiesa e alla civiltà cristiana in Europa tutto quello che l’Italia da dato, si trova ridotta alle tristissime condizione di oggi!

Come non pensare, o Madre, che quando manifestaste a Fatima la Vostra tristezza per le condizione del mondo di allora e la Vostra apprensione per ciò che sarebbe accaduto se gli uomini non avessero fatto penitenza, l’Italia fosse una delle maggiori ragione della Vostra tristezza ed uno dei destinatari del Vostro appello alla penitenza?

Frattanto i motivi della Vostra tristezza per noi non hanno fatto che aggravarsi, mentre il nostro spirito di penitenza col tempo non ha fatto che diminuire, fino a giungere alla estrema pochezza in cui oggi si trova.

Senza un intervento speciale della grazia sull’Italia, nulla si può sperare. Ma in compenso, con questo intervento si può sperare tutto: sperare per l’Italia, sperare per l’Europa, sperare per il mondo.

La Provvidenza ha dato infatti alla nostra nazione i mezzi per influenzare profondamente tutto il continente europeo, e l’Europa è tutt’oggi la grande tribuna dall’alto della quale il pensiero umano si rivolge a tutti i popoli della terra.

Che gloria sarebbe per Voi, Signora, se l’Italia si convertisse sinceramente e profondamente con una conversione totale che la rendesse a Voi più familiare e più sottomessa di quanto lo è stata persino nei tempi più aurei della sua storia!

O Madre, tornate! Richiamate l’Italia affinché essa ritorni a Voi! Unitevi sempre di più all’Italia ed unite sempre di più l’Italia a Voi.

Se poco fa, o Madre di misericordia, vi ho chiesto di ricordarvi di me come di un Davide che un tempo fu pieno della Vostra dolcezza, di perdonarmi e di ricomporre in me l’amore per Voi, rendendomi ciò che avrei dovuto essere, la stessa cosa vi chiedo ora per l’Italia.

O Madre ricordatevi dell’Italia, nazione da Voi tanto prediletta e che riempiste di tanta dolcezza; infondetele nostalgia di Voi, poiché sono certo che Voi avete nostalgia di lei; ritornate al più presto in Italia, mediante il regno della Vostra grazia, per trasformarla in un grande strumento della Restaurazione del Vostro regno nel mondo.

Così sia!

(Preghiera composta da Plinio Corrêa de Oliveira nel 1983. Per la recita privata)

Fonte: www.pliniocorreadeoliveira.it

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