Nostra Signora di Guadalupe: virtù e nobiltà

di Plinio Corrêa de Oliveira

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Riguardo a questo grandioso evento si possono fare molti commenti. Credo che

il più interessante sia uno su cui si è insistito poco: l’atteggiamento e il linguaggio di Juan Diego nei confronti della Madonna.

Tante persone meritevoli hanno fatto validi commenti sul miracolo di Guadalupe: la Madonna che si compiace nell’apparire agli umili; che cerca persone semplici per mandare messaggi ai grandi; che si mostra alle anime caste perché siano sue portavoce, e via dicendo. Sono commenti bellissimi, sui quali però mi sembra che non vi sia alcun motivo particolare per insistere questa sera.

Per me, invece, il linguaggio e l’atteggiamento dell’indiano verso la Madonna hanno un sapore straordinario! La Madonna lo tratta come figlio di una nazione che va in declino, come membro di un popolo che sta scomparendo, ma lui è un’anima pura, un’anima semplice. La Madonna lo tratta con un affetto straordinario, quasi come si tratterebbe un bambino. Da un lato, vediamo la predilezione della Madonna per le anime grandi, eroiche, che compiono imprese storiche. Siccome, però, Ella ama ogni forma di bellezza e di virtù, vediamo dall’altro lato l’amore che ha per le anime semplici, piccole, tutte concentrate in Lei al punto di dimenticare sé stesse. A queste anime la Madonna parla con una tenerezza del tutto particolare.

Poi c’è l’atteggiamento di Juan Diego nei confronti della Madonna. Egli parla come un vero cortigiano, saluta la Madonna, le chiede come sta, se sta bene… Poi descrive il fallimento della missione che la Madonna gli aveva affidato presso l’arcivescovo. Si comporta da vero diplomatico, spiegando il motivo umano di tale fallimento. Allo stesso tempo esprime il desiderio di non apparire, di non brillare. Vedete quante qualità spirituali entrano in gioco!

La Madonna apprezza il suo atteggiamento, sorride di fronte alla sua proposta, ma non la accetta. Al contrario, esige che ritorni dall’arcivescovo. Juan Diego, obbediente, ritorna, perché non è pigro, non resiste, è figlio dell’obbedienza. Hai ricevuto un ordine? La Madonna lo vuole davvero? Allora ritorna!

Io vorrei rilevare un principio: dove c’è autentica virtù, fioriscono la delicatezza, la cortesia e le maniere nobili. Al contrario, dove si spegne la virtù, scompaiono i costumi nobili, la delicatezza e la cortesia…

Profondamente virtuoso, Juan Diego sa come mostrare delicatezza nei modi, egli sa trattare la Madonna con rispetto, con vera nobiltà. Al contrario, se non avesse virtù, potrebbe anche essere un nobile, ma non tratterebbe la Madonna con vera nobiltà.

Ciò solleva un punto essenziale: se la civiltà occidentale ha sviluppato la buona educazione, la nobiltà, la signorilità, la grazia, il tono aristocratico a un livello cui nessuna civiltà era mai arrivata, è perché c’è stata una Civiltà cristiana medievale dove queste cose sono nate e si sono sviluppate, perdurando anche dopo la fine di quell’epoca. Ci fu un momento storico di grande virtù, di grande pietà, dove le anime erano avide di nobiltà di trattamento, di delicatezza, di grandezza. E come i costumi nascono dal profondo desiderio delle anime buone, da lì è germogliata – nel suolo sacro dell’Europa cristiana – tutta la cortesia occidentale, figlia di questa pietà e di questa virtù.

Quando arrivò la Rivoluzione, che sconvolse la vita spirituale dell’Europa, quando i principi egualitari penetrarono nello spirito europeo, iniziò immediatamente la decadenza. Perché? Perché Rivoluzione, egualitarismo, mancanza di delicatezza e mancanza di nobiltà di costumi sono cose correlate. Chi è egualitario non può avere nobiltà di costumi, né delicatezza di sentimenti. Chi è egualitario ha dentro di sé il contrario. Egli è egoista, brutale, tende al regime di massa, non vuole riconoscere i meriti e le qualità degli altri ma, al contrario, vuole assoggettare ogni vita sociale e ogni convivenza umana con un’uguaglianza dura, fredda e rozza.

Col declino della virtù, declinò pure il tono aristocratico dell’Europa, lasciando penetrare quella cosa mostruosa che è lo stile hollywoodiano, che è esattamente egualitarismo e mancanza di elevazione nel trattamento. Ma c’è di più. Come fase successiva della Rivoluzione, abbiamo l’egualitarismo sovietico totale, la crudeltà sovietica, la brutalità sovietica che è l’estremo opposto di quella delicatezza germinata nell’anima verginale, soprannaturale e delicata del nostro buon Juan Diego.

Voi capite, dunque, quanto la cortesia e il tono aristocratico siano figli della Chiesa cattolica, apostolica e romana. E come, al contrario, i modi banali, vili, egualitari, brutali siano frutto della Rivoluzione e del demonio.

Ecco un commento sui modi e sull’animo di questo buon Juan Diego. Che Nostra Signora di Guadalupe preghi per noi! ♦

Fonte: Rivista Tradizione, Famiglia, Proprietà – Roma, Anno 29, n. 101 – Dicembre 2023, pag. 30-31. Sullo stesso numero di questa pubblicazione, ci sono altri articoli sulla Madonna di Guadalupe.

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