Giornalista del Financial Times e collaboratore di The Tablet (entrambi di Londra) intervista il Prof. Plinio (domande su Mons. Lefebvre) – 12-10-1976

Sede del Consiglio nazionale della TFP brasiliana, Rua Maranhão, Higienópolis (São Paulo)

 

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Intervista del giornalista Hugh O’Shrwshgni, del Financial Times e collaboratore di The Tablet (entrambi di Londra). Per leggere/ascoltare tutta l’intervista, cliccare qui.

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H.O. (Hugh O’Shrwshgni) – Le hanno fatto piacere i commenti dell’arcivescovo Lefèbvre sullo sviluppo della politica argentina?

PCO (Plinio Corrêa de Oliveira) – Come presidente della TFP brasiliana, devo stare molto attento a non commentare ciò che accade in altri Paesi dove esiste una TFP. Questa è la domanda che dovreste porre al presidente della TFP argentina, che è partito ieri. È stato in visita qui fino a ieri. Spetta a lui parlare dei problemi del suo Paese.

H.O. – Voi personalmente, il Movimento, avete espresso qualche opinione sull’arcivescovo Lefèbvre? Anche lui è molto tradizionalista…

PCO – È vero. Lui agisce nella sfera strettamente ecclesiastica, noi in quella temporale.

H.O. – Ma anche lei ha interesse a mantenere la tradizione ovunque vada…

PCO – In linea di principio, la tradizione è un bene per tutta la società, anche per una società particolare. Quindi è un bene anche per la Chiesa. Ora, c’è una distanza tra il dire che siamo o non siamo solidali con Mons. Lefèbvre. Questa distanza io, come presidente di un’organizzazione civile, non posso superarla.

H.O. – I vostri membri chiedono la vostra opinione, la vostra guida su quale atteggiamento assumere nei confronti di Mons. Lefèbvre?

PCO – Non diciamo nulla per questo motivo.

H.O. – Sarebbero quindi liberi di opporsi a Mons. Lefèbvre o di lavorare con lui?

PCO – Sì, è un altro campo, è un altro campo. I membri della TFP, nelle questioni che esulano dall’attività della Società, procedono come vogliono. Per esempio, nelle questioni politiche di partito. I membri della TFP votano per chi vogliono; io non so per chi votano, perché la questione è politica di partito e non ha nulla a che fare con noi. Questo è anche il caso di monsignor Lefèbvre.

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