Eleganza nella corona regale. Sublimità nella corona imperiale

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ, Roma, Anno 30, n. 103 Giugno 2024, pag. 48

 

di Plinio Corrêa de Oliveira

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Nel museo del Louvre, a Parigi, è esposta la corona del Re Luigi XV. Essa ha l’eleganza delle forme tipicamente francesi. A me piace molto l’eleganza delle forme perché è il primo passo verso la sublimità. La corona è tempestata di diamanti. Tranne il cerchio che cinge la fronte, tutto il resto è coperto di diamanti e pietre preziose. È un gioiello magnifico!

 

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Ciò detto, nessun’altra corona al mondo suscita in me un’impressione più forte di quella fatta in Boemia per l’imperatore del Sacro Romano Impero Rodolfo II, della Casa d’Austria. Rodolfo la pagò di tasca propria. Non apparteneva, quindi, allo Stato ma all’Imperatore romano-germanico. Poi divenne la corona degli Imperatori d’Austria. Quando ho saputo, qualche anno fa, che c’era un’esposizione internazionale a Siviglia, e che nel padiglione dell’Austria vendevano una stampa magnifica di questa corona, ho chiesto a un amico di acquistarne una. L’ho messa in una sorta di piccolo oratorio che ho nel mio ufficio a casa, per contemplarla ogni tanto. Da dove proviene questo mio entusiasmo? Dalla particolare sublimità di questa corona.

(Brani di una conferenza del prof. Plinio Corrêa de Oliveira, 26 marzo 1939. Senza revisione dell’autore)

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