“Popoli interi si trovano nel pericolo di ricadere in una barbarie peggiore di quella in cui ancora giaceva la maggior parte del mondo all’apparire del Redentore” (“Divini Redemptoris” di Pio XI, 19-3-1937)
– indica la proposizione falsa o almeno pericolosa.
* indica la proposizione certa.
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– La Filosofia e le Scienze hanno oggetto proprio e metodo autonomo in relazione alla Sacra Teologia, di modo che il fedele, nelle sue investigazioni scientifiche e filosofiche, non ha bisogno di tener conto della Rivelazione soprannaturale. |
* La Filosofia e le Scienze hanno oggetto proprio e metodo autonomo. Tuttavia, essendo la Rivelazione infallibile e la ragione umana fallibile, lo scienziato e il filosofo devono assumere gl’insegnamenti della Chiesa, autentica interprete della Rivelazione, come criterio di certezza e come guida almeno negativa nei loro studi e nelle loro investigazioni. |
Spiegazione
Non è possibile un contrasto tra Ragione e Fede. Quando sembra sorgere tra l’una e l’altra della incompatibilità, ciò deriva dal fatto che l’insegnamento della Fede non è stato formulato con precisione oggettiva o, più sovente, che la Ragione ha sbagliato nelle sue investigazioni.
Ma il filosofo o lo scienziato, posto di fronte all’insegnamento della Chiesa, deve sempre rigettare le conclusioni della sua filosofia o della sua scienza che sono in contrasto con tale insegnamento. È questa una dottrina tradizionale che il Santo Padre ricorda nella “Humani generis” con le parole seguenti: “È necessario esser molto cauti quando si tratta di mere ipotesi (scientifiche), anche se in qualche modo scientificamente fondate, e nelle quali si tocca la dottrina contenuta nella S. Scrittura o nella Tradizione. E se tali ipotesi vanno direttamente o indirettamente contro la dottrina rivelata, allora in nessun modo possono essere accettate” (A. A. S. n. 42, pag. 575).
62
– È ingiurioso per la Chiesa ammettere l’esistenza di eresie velate o il pericolo di una eresia dichiarata, ai nostri giorni. Infatti, nell’attuale stadio del suo progresso, la Chiesa ha superato definitivamente siffatti pericoli. |
* Sino alla fine dei tempi, gli uomini saranno soggetti a peccare contro qualche virtù e perciò anche contro la Fede. L’eresia non costituisce un disonore per la Chiesa, ma soltanto per gli eretici. Sicché posto pure che la S. Teologia raggiunga la perfezione nella espressione e nella chiarificazione delle verità rivelate; conseguendo un vero progresso per la Chiesa, tutto ciò non impedisce che possano sorgere degli eretici che si ribellino al Magistero Ecclesiastico. |
Spiegazione
Cfr. quanto è stato detto ampiamente nella parte introduttiva di questa Lettera Pastorale.
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– La Storia non si adegua alla conoscenza dei fatti nella loro realtà oggettiva, ma solo a una immagine di essi, modellata soggettivamente dallo storico. |
* La Storia ha come suo scopo la ricostruzione oggettiva del passato; il metodo storico, da parte sua, è destinato a preservare tale ricostruzione dalle deformazioni che possano provenire dall’azione soggettiva dello storico. |
Spiegazione
La sentenza impugnata scalza dalle fondamenta la Religione Cattolica che si basa tutta sul fatto storico della Rivelazione, conosciuta e trasmessa nella sua realtà oggettiva.
Fu quel medesimo principio che servì di fondamento ai Modernisti per i loro errori che, in ultima analisi, riducono la Religione a mero soggettivismo.
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– La società civile, negli ultimi secoli, si è evoluta nel senso di una maggior semplicità e di una maggiore eguaglianza nei costumi, nella organizzazione politica, sociale ed economica, in armonia con i principi evangelici. Conviene che la Chiesa, da parte sua, accompagni tale evoluzione, rendendosi egualitaria nella sua organizzazione, semplice e democratica nella sua disciplina, nella liturgia, nei costumi e nei modi di essere dei membri della Gerarchia. |
* Negli ultimi secoli, lo spirito rivoluzionario ha compiuto continue trasformazioni nel senso di distruggere i poteri legittimi, di indebolire l’autorità, sia politica sia sociale o economica, e nel senso di livellare tutte le disuguaglianze legittime. La Chiesa si è opposta e continuerà ad opporsi a tale processo storico. Nel sec. XIX e nei primi decenni del secolo XX ha combattuto il Liberalismo anarcoide, in questa seconda parte del secolo XX si dispone a combattere “con la maggiore energia” il Socialismo che pone in grave pericolo “la dignità dell’uomo e la salvezza eterna delle anime” (Pio XII, radiomessaggio al Katholikentag di Vienna; vedi Atti e Discorsi di Pio XII, vol. XIV, ed. cit.). Perciò la Chiesa edifica il mondo con l’esistenza della sua organizzazione gerarchica, che è d’istituzione divina e quindi immutabile, e col manifestare nella sua liturgia, nella sua disciplina ecc. … uno spirito di gerarchia opposto allo spirito rivoluzionario. |
Spiegazione
La sentenza impugnata accetta come legittime le successive rivoluzioni di carattere livellatore – protestantesimo, Rivoluzione francese, comunismo – che, sotto la pressione dello spirito di orgoglio e di sensualità, vengono trasformando la terra (Leone XIII, Lettera Apostolica “Parvenu à la 25e année”). Voler conformare la Chiesa a codesto spirito è lo stesso che domandare la capitolazione della Religione Cattolica. Significa, inoltre, astrarre dal fatto che l’organizzazione della Chiesa, nei suoi elementi divinamente istituiti, è immutabile.
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– Il cattolico deve essere uomo del suo tempo e, come tale, deve sinceramente accettare senza secondo fine le trasformazioni e i progressi per i quali il nostro secolo si distingue dai precedenti. |
* Il cattolico deve essere uomo del suo tempo e, come tale, deve sinceramente accettare le trasformazioni e i progressi per i quali il nostro secolo si distingue dai precedenti, purché tali trasformazioni e progressi siano conformi allo spirito e alla dottrina della Chiesa e promuovano nel modo migliore una civiltà veramente cristiana. |