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Plinio Corrêa de Oliveira
APPENDICE
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Pubblicato su Catolicismo, São Paulo, Brasile, Aprile 1959 (I et II), Gennaio 1977 (III) Traduzione di Giovanni Cantoni Prima edizione italiana, 1963, Dell’Albero, Torino. Seconda e terza edizioni italiane, 1972 e 1976, Cristianità, Piacenza Tutti i diritti riservati - © 1998 Associazione Luci sull’Est
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Sulla maggiore delle scale, cioè su scala internazionale, questo apogeo era notorio. Lo dice il testo un poco più avanti. Con il passare del tempo il quadro può essere dipinto con tratti ancora maggiori, sia per l’estensione e per la consistenza demografica delle nazioni realmente e completamente soggette a regimi comunisti, sia per le dimensioni della propaganda rossa e per l’importanza dei partiti comunisti nei paesi occidentali, sia, infine, per la penetrazione delle tendenze comuniste nei diversi campi della cultura di questi paesi. Tutto questo accresciuto dal panico mondiale prodotto dalla minaccia atomica che l’aggressività sovietica, servita da un innegabile potere nucleare faceva pendere su tutti i continenti. Fattori così molteplici producevano una politica cedevole e arrendista quasi universale nei confronti di Mosca. Le Ostpolitik tedesca e vaticana, il vento mondiale d’un pacifismo favorevole a un disarmo incondizionato, il pullulare di slogans e di formule politiche che preparavano tante borghesie ancora non comuniste ad accettare il comunismo come fatto che sarebbe divenuto compiuto in un futuro non lontano: tutti siamo vissuti sotto la pressione psicologica dell’ottimismo di sinistra, enigmatico come una sfinge per i centristi, indolenti e minaccioso come un Leviatano per chi, come le TFP e quanti seguivano Rivoluzione e Contro-Rivoluzione in tanti paesi, discernevano bene l’“apocalisse” a cui tutto questo stava portando. Allora erano pochi quanti percepivano che questo Leviatano portava in sé una crisi in crescendo, che non riusciva a risolvere perché era il frutto inevitabile delle utopie marxiste. La crisi venne crescendo e sembra aver disintegrato il Leviatano. Ma, come si vedrà più avanti, questa disintegrazione ha, a sua volta, diffuso nel mondo intero un clima di crisi ancor più letale. |