di Plinio Corrêa de Oliveira
Francesco di Assisi morì il 3 ottobre 1226, secoli dopo San Benedetto (480-547), di cui era un grande ammiratore e devoto. Una volta decise di andare al monastero di Subiaco per venerare San Benedetto.
Questo affresco, di un pittore anonimo del XIII secolo, è la più antica rappresentazione del ‘Poverello di Assisi’ e si trova nella Cappella di San Gregorio nella grotta di Subiaco. Dipinto durante la vita del santo, prima di ricevere le stigmate.
Questo quadro di San Francesco di Assisi si trova in una delle grotte di Subiaco. Mi sembra meraviglioso! Rappresenta un uomo di circa 30 anni. Assisi è nell’Italia centrale (Umbria), ma lui, in questa raffigurazione, sembra più un tipo umano settentrionale; la sua fisionomia rivela qualcosa di germanico, un po’ biondo, occhi chiari, baffi e barba un po’ rosa. La sua mano destra tocca leggermente il braccio sinistro. Notate la forza e la logica nelle linee di quella mano.
Il suo atteggiamento è molto sereno e tranquillo, ma con molta determinazione di volontà. Dalla sua fisionomia notiamo la sua fermezza, i suoi lineamenti distesi, ma senza alcuna morbidezza. Lo sguardo è di una persona riflessiva, in contemplazione. Molta forza di volontà, di qualcuno che desidera ciò che sta contemplando.
Una fisionomia di una purezza impressionante! Un uomo casto per eccellenza, temperante e vigoroso. È comprensibile che gli piacesse leggere storie cavalleresche ai suoi novizi. Prima di diventare francescano pensava di farsi un cavaliere.
Estratti della conferenza tenuta dal professor Plinio Corrêa de Oliveira il 6 luglio 1985. Testo senza revisione dell’autore.