Plinio Corrêa de Oliveira

 

 

La Virgo Potens vincerà!

 

 

 

 

 

 

 

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Grazie a Dio, attecchisce sempre di più nei cattolici brasiliani la convinzione che il destino dell’umanità oggi sia inscindibilmente legato alla Chiesa e che, di conseguenza, il miglior modo di lavorare per la soluzione della tremenda crisi che attanaglia il nostro secolo sia lavorare per l’espansione della dottrina cattolica.

La storia registra il caso di nazioni costruite su fondamenta diverse da quelle della Chiesa, e che nel corso dei secoli hanno conosciuto una relativa stabilità. Tali furono, per esempio, l’Egitto, l’India, la Cina, il Giappone, Grecia e Roma. Mentre, però, in Oriente tale stabilità si trasformava in stagnazione letale, nel caso della Grecia e di Roma si dimostrò precaria. La civiltà greco-romana finì per soccombere sotto il peso della propria decadenza, fino ad essere umiliata in extremis dalle orde di barbari che calavano dal Nord.

Diverso è il caso della civiltà cristiana occidentale, nata dalla Chiesa, sviluppatasi sotto l’influsso della Chiesa, costituitasi per la realizzazione di un ideale di perfezione e di progresso che solo la Chiesa ha saputo mostrare all’uomo. Fuori dalla Chiesa, l’Occidente non potrà trovare nemmeno quella stabilità precaria che contraddistinse alcune civiltà pagane orientali.

La civiltà europea e cattolica si ispirava in Nostro Signore Gesù Cristo. Nella civiltà cristiana medievale rifulgeva la maestà infinita di Cristo e la grande dolcezza con cui Si mostrò agli Apostoli sul monte Tabor. Nella sua prodigiosa fecondità, essa conteneva le fondamenta di una struttura morale e materiale molto superiore, per grandiosità e magnificenza, alle concezioni dei filosofi greci, degli statisti romani e dei poeti orientali. Stava, però, nella sua essenza il pericolo che, se tale civiltà non fosse perseverata nella sublimità della sua vocazione, sarebbe facilmente crollata fino agli insondabili abissi diabolici dell’apostasia, i cui frutti oggi vediamo nei due fratelli gemelli, così diversi e così somiglianti: l’anarchia e la schiavitù.

Per il mondo contemporaneo non c’è altra via che l’Ordine perfetto del Cattolicesimo. O è questo, o è il caos completo, l’annichilimento. Non è, dunque, senza angoscia che molti spiriti, perfino fra quelli in cui non brilla la Fede cattolica, si chiedono se la stessa Chiesa non potrà naufragare nella tempesta della crisi moderna. Non manca chi, di recente, con suprema demenza, proponesse di sostituire la Croce di Nostro Signore Gesù Cristo con un’altra croce (allusione alla svastica, n.d.t.), diversa da quella del Nostro Redentore, e alla quale si ispira oggi una grande e possente nazione.

È proprio per queste anime cieche, deboli o fuorviate, che proponiamo oggi l’invocazione di Virgo potens. Ecco il tema della nostra meditazione nel mese di maggio, mese di Maria. Non è dalle baionette pagane, né dall’oro semitico, né da qualsiasi altra risorsa umana, che la Chiesa aspetta il grande trionfo che salverà, ancora una volta, la Civiltà cristiana. Per disegno divino, la Chiesa è indistruttibile. Lo è oggi come lo è sempre stata, e come sempre lo sarà. Solo da Dio, per l’intercessione di Maria Santissima, vengono le grandi grazie che hanno dato il trionfo a Costantino, che hanno fatto indietreggiare Attila, che hanno sconfitto i musulmani a Lepanto.

Di Maria Santissima dicono le Sacre Scritture: “Tu sola universas haereses interemisti – Tu sola hai schiacciato tutte le eresie”. Maria è più potente della Terza Internazionale (l’Internazionale comunista fondata da Lenin, n.d.t.), più forte dei Cesari moderni, invincibile contro tutti i poteri di questo mondo, politici, militari o finanziari. Lei è la Vergine potente che schiaccerà il male nei nostri giorni, come ha già schiacciato il capo del terribile serpente. La sua forza, come abbiamo detto, non sta nei cannoni né nei soldi. La sua forza sta nella sua carità invincibile, nella sua umiltà incommensurabile, nella sua purezza indicibile.

Si congiurino contro l’infallibile Cattedra di Pietro il demonio, il mondo e la carne… La Vergine Potente trionferà! E, nel momento della loro sconfitta, l’oro degli avversari della Chiesa sarà come fango, i loro cannoni saranno giocattoli!

Sentendo queste parole, qualche spirito scettico potrà sorridere sdegnato, esprimendo un’irritata censura. Io, però, dico: un giorno verrà – e chissà se non sarà domani – in cui la Vergine Potente trionferà, suscitando una nuova legione di crociati, dando al Papa una vittoria, incruenta e gloriosa, come quella di S. Leone Magno che, ostentando la Croce di Cristo, fece indietreggiare il terribile Re degli Unni.

No! Nonostante il sorriso degli scettici, le ingiurie dei malvagi e l’incredulità dei timorosi, la Virgo Potens vincerà!

Nota: Il titolo è nostro. L'articolo è stato stampato su libro "“Maio mês das flores… Belo mês de Maria”, Edição da Rádio Bandeirantes, São Paulo", s/d, però certamente fra 1938-1944, secondo il contesto ci lascia capire.


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