Plinio Corrêa de Oliveira
Cattedrale di una bellezza perfetta, immagine del Verbo Incarnato
Rivista “Tradizione, Famiglia, Proprietà”, Roma, giugno 2019 |
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Sotto, l’audio originale (in portoghese)
Non posso dimenticare una sera di estate, mentre contemplavo la cattedrale di Notre Dame. Ho pensato: “Non so quanti abbiano fatto alla Madonna un elogio perfetto. Vorrei io, pellegrino che arriva da lontano, essere fra coloro che hanno lodato in modo perfetto. Vorrei poter dire che ho amato fino in fondo ciò che deve essere amato”. Ho contemplato la cattedrale a lungo, prima l’insieme e poi i dettagli. E sono rientrato in albergo con l’anima piena. Echeggiavano nel mio spirito le parole del profeta Geremia: “Ecco la cattedrale della bellezza perfetta, la gioia di tutto il mondo!”. Mentre meditavo su ciò che avevo appena visto, dal profondo del mio spirito sorgeva l’immagine, fatta di luci risplendenti e di penombre sacrali, di una sorta di cattedrale assoluta, sintesi di tutte le cattedrali gotiche che sono state costruite, più quelle che potrebbero essere costruite. Quest’immagine mi proiettava verso Dio, infinitamente superiore. Era come vivere in paradiso piuttosto che sulla terra. Contemplando Notre Dame si accendeva il mio desiderio di un’altra vita, di conoscere Qualcuno con la “Q” maiuscola, che sta nella mia anima ma, allo stesso tempo, è così superiore, che io non sono nemmeno un granello di polvere in confronto a Lui. Vedendo Notre Dame, qualcosa del mio desiderio del Paradiso si appagava. Pensavo: “Il Cielo deve essere così!” Contemplando Notre Dame, ero portato ad amare profondamente Colui, puro spirito, eterno e infinitamente bello, che ha creato tutto. Era come se Egli mi dicesse: “Figlio mio, Io esisto, amami e capisci che questa cattedrale è appena una mia immagine. Per quanto bella possa essere, Io sono infinitamente superiore. Io sono di una bellezza talmente elevata, che solo vedendomi nella visione beatifica te ne renderai conto, e realizzerai pienamente il tuo desidero di contemplare. Vieni, figlio mio, Io ti aspetto. Ma per raggiungermi devi lottare. Lotta ancora per un po’, Io ti sto già preparando un posto in Paradiso, dove ti mostrerò grandi bellezze, proporzionate alla lotta che hai portato avanti. Quando sarai pronto a contemplare le cose per le quali Io ti ho creato, ti chiamerò. Mio figlio, sono Io la tua Cattedrale, sono Io la Cattedrale troppo grande, la Cattedrale troppo bella, la Cattedrale che faceva affiorare sulle labbra della Vergine un sorriso come nessun gioiello ha fatto mai affiorare”. Quando incontreremo Nostro Signore Gesù Cristo, il Sacro Cuore di Gesù che scintillava di armonie col Cuore Immacolato di Maria, Egli ci dirà: “Sono Io la tua grande infinita ricompensa!” |