Plinio Corrêa de Oliveira
Preghiera alla Madonna di Fatima
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O Regina di Fatima, in questa ora di così grandi pericoli per le nazioni cristiane, allontanate da esse il flagello del comunismo ateo. Non permettere che riesca a instaurarsi, in tanti paesi nati e formati, sotto l'influsso della civiltà cristiana, il regime comunista, che nega tutti i comandamenti della legge di Dio. Perciò, o Signora, mantenete vivo e accrescete il rifiuto che hanno opposto al comunismo tutte le categorie sociali dei popoli dell'Occidente cristiano. Aiutateci ad avere sempre presente che: 1. Il decalogo ci ordina: "non avrai altro Dio fuori che me", "non nominare il nome di Dio invano", "ricordati di santificare le feste". E il comunismo ateo fa di tutto per estinguere la fede, portare gli uomini alla bestemmia e creare ostacoli alla normale e pacifica celebrazione del culto; 2. Il decalogo ordina: "onora il padre e la madre", "non commettere atti impuri", e "non desiderare la donna d'altri". Ebbene, il comunismo vuole rompere i vincoli tra genitori e figli, affidando la loro educazione alle mani dello Stato. Il comunismo nega il valore della virginità e insegna che il matrimonio può essere sciolto per qualsiasi motivo, per la semplice volontà di uno dei coniugi; 3. Il decalogo ordina: "non rubare" e "non desiderare la roba d'altri". Il comunismo nega la proprietà privata e la sua così importate funzione sociale; 4. Il decalogo ordina: "non ammazzare". Il comunismo si serve della guerra di conquista come mezzo di espansione ideologica e promuove rivoluzioni e delitti in tutto il mondo; 5. il decalogo ordina: "non dire falsa testimonianza", e il comunismo usa sistematicamente la menzogna come arma di propaganda. Fate che, sbarrando risolutamente il passo alla infiltrazione comunista, tutti i popoli dell'Occidente cristiano possano contribuire a fare avvicinare il giorno della gloriosa vittoria che avete predetto a Fatima con queste parole così piene di speranza e dolcezza: "Infine, il mio Cuore Immacolato trionferà".
Sotto, copia del testo del Prof. Plinio
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