Verità Dimenticata

Dal discorso del Beato Cardinale Alfredo Ildefonso Schuster (1880-1954) tenuto all'Assemblea Diocesana Milanese, 8 novembre 1949:

(…) Oggi le condizioni della Chiesa in Italia sono assai diverse dai tempi dei tre ultimi Pontefici a nome Pio. La partecipazione dei Cattolici al Governo non solo non è più vietata, come dopo il 1870, ma viene invece raccomandata, come obbligo gravissimo di coscienza d'ogni cittadino elettore.

Conseguente alle forme democratiche dei Governo, il Comunismo - stavamo per dire il satanismo - che, per meglio combattere Cristo nella Chiesa, suole mimetizzarsi sotto le più svariate forme di (…) Massoneria, di Marxismo, ecc., ma sono tutt'uno - oggi il Comunismo assale e combatte il Regno di Dio, massimamente in due vasti campi: quello politico e quello delle organizzazioni sindacali del lavoro.

Ê speciale compito dell'Azione Cattolica di preparare e dl inviare uomini ben equipaggiati a questi due principali settori della vita contemporanea; senza di che, sarebbe vano e sterile il deplorare i danni della Chiesa e della Nazione attorno ai bracieri delle sagrestie.

Quello che il Divin Maestro diceva agli Apostoli: «Osservate le regioni dove già indorano le messi», oggi Noi dobbiamo ripetere all'Azione Cattolica: considerate il Parlamento, il Senato, i Ministri, le Associazioni sindacali, i grandi stabilimenti, gli edifici scolastici, dovunque pulsa la vita dei l'Italia nuova. Ebbene: là appunto si giocano i supremi interessi di Dio per la salvezza della società. Organizzatevi adunque ad occupare saldamente tutte quelle posizioni. Là è il vostro posto di cittadini italiani e di Cristiani.

Ormai, dopo le sterili esperienze di quest'ultimo dopo guerra, tutti debbono essere convinti che, se c'è salvezza per la nostra civiltà, questa non può derivare né dalle armi sterminatrici, né dalla plutocrazia dei dollari. La civiltà è sinonimo di spiritualità e si oppone a qualsiasi forma di materialismo. Tutti, o quasi tutti, si rivolgono perciò verso la Chiesa Cattolica e le domandano, come altra volta il Battista a Cristo: «Sei tu l'Atteso, o dobbiamo forse aspettare qualche altro?» (SCHUSTER – Al dilettissimo popolo. Parole e lettere alla diocesi di Milano, Edizioni San Paolo, 1996, pag. 334-335).